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La strada panoramica delle vette
Imbocchiamo il sentiero
Casera Glaretz
Arrivo alla Casera Glaretz (1644m). Circondata da recinzione, offre tavolo e panche all’esterno. L’interno dispone di spoilert con tavolo e sedie e di un locale attiguo (tavolo e armadio). L’altro vano è adibito a deposito legna. La ripida scala porta a un sottotetto chiuso da porta e dotato di finestra.
Aquiloni sul Monte Runch
Non ti scordar di me! La tradizione europea fa risalire il significato di questo fiore ad una leggenda austriaca, secondo la quale un giorno due innamorati, mentre passeggiavano lungo il Danubio scambiandosi promesse e tenerezze, rimasero affascinati dalla grande quantità di fiori blu, che venivano trasportati dalla corrente. Il giovane, nel tentativo di raccogliere alcuni di questi fiori per l’amata, venne inghiottito dalle acque, gridando “Non dimenticarmi mai!”.
La valenza da allora attribuita al fiore è quella della fedeltà e dell’amore eterno.
Il fiore comunemente chiamato “non ti scordar di me” ( ma anche, nel linguaggio popolare, talco celeste, orecchie di topo o vaniglia selvatica) appartiene alla famiglia delle boraginaceae e al genere myosotis.
Il laghetto di Crasulina
Il laghetto di Crasulina è un piccolo specchio d’acqua che si trova lungo la mulattiera che percorre la dorsale Crostis – Cimone di Crasulina. Relax nonostante l’aroma di montagna sia lievemente deturpato dalla presenza della carcassa di una pecora sulla sponda opposta del lago. Se ne accorge anche un grifone che volteggia timidamente su di lei, ma senza avvicinarsi, probabilmente seccato dalla nostra presenza.
I girini, di cui il laghetto è colmo, fanno il solletico ai piedi.
Salita al Piz de Mede
Giunti alla piccola sella io e Fede decidiamo di salire al Piz de Mede, mentre gli altri continueranno l’anello visitando il Lago di Tarond e passando per la Casera Tarondon.
In vetta al Piz de Mede (2094m) senza troppa fatica, ma la vista sul Coglians rimane sempre un premio prezioso.