Indice dei Contenuti
Escursione del Monte Orsario da Fernetti
L’anello del Monte Orsario da Fernetti è un anello adatto per gli amanti della corsa su terreno facile oppure per chi desidera fare una lunga ma semplice passeggiata. Per questo anello, bisogna seguire la strada che, da Fernetti, conduce verso Monrupino. Una volta superato il cavalcavia sopra all’autoporto, sulla sinistra c’è una piazzola di parcheggio.
La dolina dei Druidi
Seguiamo la strada sterrata corre parallelamente al cavalcavia, verso l’autoporto, e poi piega a destra continuando a costeggiarlo. La Dolina dei Druidi di Fernetti… ( nota anche Valle della Luna, Dolina delle Streghe, Tempio del Sole o della Luna, Dolina delle Straghe o Dolina Rossoni) è uno degli angoli più chiacchierati del Carso, per il velo di mistero che circonda le sue bizzarre costruzioni, ormai purtroppo in rovina.
Proseguiamo lungo il sentiero
Il sentiero dell’anello del Monte Orsario da Fernetti ci porta all’interno della Riserva Naturale Regionale del Monte Orsario, costituita da una zona collinare con doline di varie dimensioni. La maggior parte della riserva è coperta dalla boscaglia carsica a roverella e carpino nero, ma ci sono anche piccole formazioni boschive a rovere e cerro e di landa carsica.
Il nome del Monte Orsario ricorda la presenza dell’iorso in queste zone, in epoche ancora recenti.
Avvistamenti nel pozzo dei Ciclami
Il pozzo dei Ciclami si apre a fianco del sentiero, a qualche metro di distanza dalla Caverna dei Ciclami. Venne scoperto nel 1962, durante una pausa durante gli scavi nella Caverna dei Ciclami. É formato da tre pozzi dalle pareti fortemente concrezionate; il fondo è costituito da grandi massi cementati dalla calcite, tra i quali si apre qualche breve vano. A metà del pozzo d’accesso si apre una nicchia facilmente raggiungibile nella quale, risalendo una parete, si giunge all’imbocco di un altro pozzo, aperto negli anni ’90, profondo 5m, che termina in una cavernetta col suolo argilloso.
Esplorando incuriositi la cavità avvistiamo un piccolo pipistrello appeso al soffitto. Lo so che la cosa migliore da fare sarebbe stata di non tormentarlo…ma non ne avevo mai visto uno così da vicino e non ho resistito all’illuminarlo per fargli qualche scatto. Era davvero bellissimo.
Sul sentiero CAI 43
Troviamo una tabella indicatrice dalla quale parte un piccolo sentierino che dopo pochi passi arriva ad uno stagno artificiale ricavato da un piccolo campo solcato.
Il sentiero principale prosegue attraversando la boscaglia e in seguito la landa carsica parzialmente incespugliata. Prima di arrivare alla cima si attraversa una pineta a pino nero e poi ancora un bosco misto con alcuni affioramenti rocciosi calcarei.
In cima al Monte Orsario
In vetta, presso i ruderi delle caserme della fine degli anni ’30, si trova una torretta di legno.
Da qui si puo ammirare il bellissimo panorama tra in più belli del Carso triestino. Verso il territorio sloveno si vede la vallata di Comeno (Komen),le cime delle Alpi Giulie, la sagoma imponente del Monte Re (Nanos). Possiamo spaziare a 360 gradi prima verso l’abitato di Sesana (Sezana), sotto di noi l’autoporto di Fernetti, poi le antenne sulla cima del Monte Belvedere, il santuario di Monte Grisa e più in là il resto dell’altopiano, l’abitato di Col e il santuario di Monrupino.
Rientro dal sentiero 3
Il rientro prosegue lungo il facile sentiero 3 fino alla macchina. Termina così il nostro anello del Monte Orsario da Fernetti.