Indice dei Contenuti
Passo Siera
Raggiungiamo il Passo Siera dove incontriamo il bivio con il Cai 231, ignoriamo, seguendo le indicazioni per il “sentiero Regolo Corbellini”.
Il sentiero attrezzato Regolo Corbellini
Il sentiero attrezzato Regolo Corbellini è un sentiero storico costruito negli anni 30 e inaugurato nel 1935 permettendo così il collegamento turistico fra il rifugio De Gasperi ed il sappadino. E’ dedicato alla figura del dott. Regolo Corbellini ispiratore e co-progettista dell’opera. Gli interventi eseguiti nel 2017 permettono il transito in sicurezza grazie ai numerosi tratti attrezzati dislocati nei passaggi più critici. É estremamente semplice da percorrere, ma è richiesto ugualmente l’utilizzo del kit da ferrata.
Rifugio Fratelli de Gasperi
i concediamo un caffè e una piccola sosta al Rifugio De Gasperi.
La Ferrata Gas
Al rifugio de Gasperi chiediamo al gestore qualche informazione sullo stato della ferrata, e soprattutto qualche indicazione più precisa su come raggiungere l’attacco. La ferrata Gas, infatti, è una via piuttosto recente e non è ancora presente sulle carte tabacco. Tutto sembra abbastanza chiaro. Imbocchiamo il sentiero CAI 232 che si inerpica tra sassi e roccette, richiedendo anche un po’ di improvvisazione. Evitiamo le indicazioni per la ferrata dei 50 e ci buttiamo sulla sinistra continuando sul sentiero. C’é qualcosa che non va..ci siamo persi qualcosa. Della ferrata Gas non c’é traccia e dopo una ventina di minuti in cui facciamo avanti e indietro il morale inizia anche a scendere, quando un escursionista che sta scendendo dalla Forca dell’Alpino ci indica finalmente la retta via. Non dovevamo restare sul sentiero, ma svoltare in direzione della Forca. L’attacco della ferrata si sarebbe trovato una 20 di metri più avanti.
Discesa dalla forca dell’Alpino
La forca dell’Alpino (m 2302) è un altissimo ed aereo intaglio inciso tra il primo spallone del Creton di Culzei a est e la cosiddetta Pannocchia del Creton di Clap Grande a ovest. Mette in comunicazione il rifugio De Gasperi e il vallone di Clap Grande con il caratteristico, appartato Cadin di Dentro ove si trova il bivacco Damiana. La forca costituisce anche la parte terminale della Ferrata dei 50. Per me che amo correre come un bimbo giù per i ghiaioni, la discesa dalla forca si rivela un momento di svago dopo la salita lungo la ferrata Gas. C’é da dire che anche Giulia sa il fatto suo!
Il Cadin di Dentro e il Bivacco Damiana del Gobbo
Scesi dalla forca rimaniamo sul CAI 232, ma sulla sinistra possiamo ammirare il Cadin di Dentro, che ospita il Bivacco Damiana del Gobbo (1.985m), realizzato nel 1985 dalla sezione CAI di Sappada, e dedicato alla memoria della giovane alpinista udinese Damiana del Gobbo, caduta sulla Cima Piccola di Lavaredo. Sorge alla base della Torre Sappada, posto su un dosso erboso al centro del Cadin di Dentro, ed è circondato da una bella cerchia di crode dolomitiche, con ampie vedute sulle Terze, sul bosco della Digola e, più lontano, sul Gruppo del Popera. Funge da punto di appoggio per molte escursioni e ascensioni nel gruppo dei Clap. É dotato di 9 cuccette, materassi, coperte, tavolino, sgabelli e alcune stoviglie. La nostra meta non ci permette di visitarlo, ma l’ambiente circostante mi infonde un ampio stato di serenità e cercherò di trovare una scusa per passarci almeno una notte in futuro.